il nuoto terapeutico

venerdì 31 maggio 2013

Quando smetterò di gareggiare continuerò comunque a nuotare, magari in una piscina affollata o in solitudine tra le onde dell'oceano. Ma soltanto per il piacere di farlo.


domenica 26 maggio 2013





L'acqua ci è amica, non devi combatterla, condividi il suo spirito e lei ti aiuterà nel movimento.

venerdì 17 maggio 2013

Il nuoto per disabili è diventato dagli anni '60 una disciplina agonistica per le Paraolimpiadi inserendovi tutti e quattro gli stili natatori: stile libero, dorso, rana e delfino o farfalla.
Agli atleti che decidono di partecipare alla gara vengono prescritte visite mediche, valutazioni sulla nuotata e valutazioni sul gesto tecnico in gara; dopo aver superato le tre fasi gli individui sono suddivisi oltre che per sesso ed età, anche per il tipo di disabilità in modo tale da garantire una competizione adeguata ed equilibrata.



giovedì 16 maggio 2013

STILE A RANA


STILE DORSO



library.thinkquest.org
STILE LIBERO



library.thinkquest.org


           
Gli stili di nuoto

Lo stile che provoca meno difficoltà per la persona è il dorso in quanto si effettua in posizione supina con la testa fuori dall'acqua; questo permette maggiori facilità respiratorie. Nonostante tutto lo stile preferito in eccellenza è lo stile libero perché fa acquistare velocità alla persona che lo pratica.
Lo stile a rana invece è considerato il più difficile in quanto è costituito da movimenti di coordinamento tra braccia e gambe; questo risulta complesso per coloro che hanno disabilità motorie o lesioni cervicali che non premetto di alzare la testa a dovere.



win.istitutocaetani.it

martedì 14 maggio 2013

RIEDUCAZIONE FUNZIONALE



pianetasportpalestre.com

La rieducazione funzionale comporta degli stimoli che permettono all'organismo di adattarsi all'ambiente naturale.

 

Questo tipo di riabilitazione si svolge in soggetti con paralisi cerebrali infantili, malformazioni o traumi in modo da attuare un recupero motorio con un conseguente beneficio psicologico.

Il disabile trova diversi vantaggi nel praticare il nuoto terapeutico in quanto permette di prendere confidenza prima con l'acqua e poi con il proprio corpo grazie anche all'aiuto dato dall'istruttore che lo segue.
Il nuoto dona all'individuo un alleviamento del dolore corporeo, una facilità maggiore nel movimento e non meno importante una postura più corretta.





lunedì 13 maggio 2013

NUOTO PER DISABILI     L'acqua per le persone affette da disabilità è la migliore amica per effettuare tecniche di riabilitazione in quanto alleggerisce le parti in difficoltà e inoltre da maggiore possibilità di movimento.




Innanzitutto per permettere al disabile di svolgere un'attività motoria in acqua lo staff del polo natatorio deve attrezzarsi di apposite rampe e sistemi di sollevamento per facilitare l'entrata in acqua. Bisogna inoltre togliere qualunque forma di pericolo per l'altro in modo che possa compiere i movimenti nel più tranquillo e sereno modo possibile insieme all'aiuto dei terapisti.




asham.it


Il mare unisce i paesi che separa.
Alexander Pope



ioarte.org





È strano scoprire l'intensità che l'uomo ha nei confronti della voglia di vivere: basta una bolla d'aria rubata da una grotta ideale, sommersa dal mare, per dare la forza di continuare quella lotta basata su un solo nome: speranza.
Ambrogio Fogar

sabato 11 maggio 2013

AUTISMO

Il nuoto aiuta le persone soggette ad autismo a migliorare, oltre la motricità e l'autostima in se stessi, anche l'attenzione e le capacità sensoriali, di integrazione sociale e di desiderio di esplorazione. Inoltre offre un avanzamento del contatto oculare e della gestione di comportamenti ritenuti pericoli per la società come l'aggressività. 




NON UDENTI



La piscina è utile non solo per i non vedenti ma anche per i non vedenti in quanto la comunicazione prevalente è non verbale e l'istruttore si impegna a spiegare i vari esercizi non tramite il linguaggio verbale ma tramite i gesti, mimando gli esercizi.

venerdì 10 maggio 2013

NON VEDENTI



Il contatto con l'acqua permette alle persone affette da cecità di sviluppare sia la capacità di orientamento sia i recettori tattili dell'intero corpo in quanto la piscina è un ambiente interno principalmente ristretto. Il nuoto porta l'individuo a sviluppare una maggiore autonomia verso lo spazio circostante ed inoltre stimola il recupero delle esperienze motorie e lo sviluppo dell'intelligenza nei bambini. 
DISTROFIA MUSCOLARE



Come per i soggetti affetti da paraplegia anche per la distrofia muscolare l'acqua svolge la medesima funzione ovvero quella di permettere una maggiore capacità di movimento in modo tale da creare una sorta di gioco e svago per coloro che sono affetti da questo tipo di malattia.



PARAPLEGIA



I soggetti affetti da questa malattia riescono a compiere movimenti per loro impossibili all'esterno, con una migliore ampiezza grazie al rilassamento muscolare dovuto dal massaggio dell'acqua. Quest'ultima inoltre, oltre a portare benefici fisiologici, rallentanta i movimenti bruschi e sostiene il corpo in modo da permettere loro di nuotare da soli in completa autonomia.

mercoledì 8 maggio 2013

RIABILITAZIONE

Il nuoto terapeutico è indicato per aiutare diverse tipologie di disabilità come la paraplegia e la distrofia muscolare. La funzionalità dell'attività deriva dallo sviluppo delle capacità motorie a fini terapeutici riguardanti principalmente l'apparato locomotore e cardiovascolare.



agedipiazzaarmerina.blogspot.com



L'acqua senza dubbio porta l'individuo a galleggiare naturalmente in quanto il corpo è più leggere della superficie acquosa rendendo in questo modo i movimenti più semplici. L'elemento fondamentale è trovare un legame con il mondo acquatico, non aver paura di esso ma lasciarsi andare alle emozioni e alle sensazioni provenienti dal contatto con esso. Ogni singolo individuo può avvicinarsi all'acqua fidandosi di lei e lasciandosi cullare da essa.
L’acqua porta l'individuo a mantenere il proprio benessere psicofisico. L'acqua è può essere vista sia come rilassante e piacevole ma anche come minacciosa, è per questo motivo che bisogna motivare bambini e adulti alla conoscenza dello sport.



Il nuoto è particolarmente favorevole per migliorare le condizioni di disabilità tramite attività ludiche e riabilitative.